Teatro

10 settembre 2023: Presso il Centro Sociale e Culturale “Fioravante Serraino” lo spettacolo scritto e diretto da Oscar Magi: “Napoletanitudine” un piccolo viaggio tra la poesia e la canzone napoletana.

24 agosto 2018 […] Illa suum, quamvis radice tenetur, vertitur ad Solem, mutataque servat amorem. Benché trattenuta dalla radice, essa si volge sempre verso il suo Sole, e anche così trasformata gli serba amore. Nel IV libro delle Metamorfosi di Ovidio, viene narrata la vicenda della ninfa Clizia, che – dopo essere stata abbandonata da Apollo – decide di adagiarsi al suolo senza toccare più cibo né acqua, con un solo orizzonte negli occhi: il carro del Sole e il volto del suo amato dio, che sorge e tramonta. Priva di forze, lentamente, la giovane si tramuta in girasole. Ma, nonostante la trasformazione, ella continua ad amare Apollo; e, esattamente come faceva da essere umano, non cessa di seguirlo. Da est a ovest. Di nuovo, dunque, le Metamorfosi di Ovidio; rilette e riscritte, questa volta, con un preciso riferimento alla nostra contemporaneità, nella quale la metamorfosi è all’ordine del giorno e i cambiamenti così repentini da avere la velocità di un click sulla tastiera di un computer. Nell’era di Twitter e Instagram, ci si trasforma costantemente. Mutante di se stesso, l’uomo assume sempre di più le sembianze di un automa. Ed è in questa spasmodica e affannante mutazione, che ci chiediamo se almeno qualcosa riesca a rimanere vera, primigenia, pura. Anche l’Amore si può taggare? Secondo Ovidio, esso rimane immutato nel cuore di Clizia nonostante la metamorfosi. Forse il Mito può insegnarci qualcosa: il fulgente bagliore dell’affetto e la tenerezza e il calore di un abbraccio ci ricordano che siamo umani e non un profilo Facebook, un username, una password. Un numero.

Era l’8 Giugno 2002 quando ci fu la prima uscita pubblica dell’associazione con un’iniziativa. Erano le ore 18 presso il suggestivo scenario dei resti della Badia di San Pietro ad Aquara quando l’Accademia di Studi Teatrali Hypokrités presentò un incontro di teatro interattivo “Confronto Paradossale” – Testi adattati da “I Giganti della montagna” di Luigi Pirandello, “Esercizi di conversazione e dizione in francese per studenti americani” di Eugene Ionesco, con contaminazioni del mondo onirico di Federico Fellini.