
Aquaranch’io nasce nel 2004 come iniziativa tesa a creare momenti di confronto tra gli Amministratori e la cittadinanza. Da allora è stata sempre intesa come luogo virtuale di confronto e di condivisione di aspetti legati alla nostro vivere civile. Dal 2013 diviene anche gruppo Facebook al fine della crescita della piccola realtà aquarese con idee, consigli, suggerimenti ed anche critiche. Successivamente il gruppo si è aperto ad ogni forma di condivisione extra comunale. Conserviamo l’appellativo Aquaranch’io per l’iniziativa come solo romantico ricordo della sua genesi. Il gruppo FB Aquaranch’io è pubblico ed ognuno può liberamente iscriversi, leggere e prendere spunto. Non vi saranno né censori né teste pseudo-pensanti che possano indirizzare i contenuti. Saranno soltanto i membri con la loro voglia di essere cittadini ad indirizzarne i contenuti. Siamo sempre più consapevoli che ancor prima di essere credenti o atei, comunisti o fascisti, liberali, democristiani della vecchia o della nuova guardia, bisogna essere semplicemente CITTADINI. A voi l’onore e l’onere di dare volume ai pensieri, perché potremmo anche essere apartitici ma se pensiamo e discutiamo avremo sempre un’idea politica in cuor nostro.Il gruppo è aperto per garantire a tutti il libero accesso.
25 aprile 2006 presso l’oratorio parrocchiale di Aquara si svolge l’incontro pubblico “25 aprile: festa di libertà“.
22 marzo 2006 presso l’aula consiliare del Comune di Aquara si svolge l’incontro pubblico “Incontriamoci” in vista delle imminenti elezioni politiche 2006.
13 aprile 2004 presso l’aula consiliare del comune di Aquara si svolge il primo incontro tra Amministratori e Cittadini denominato Aquaranch’io. Leggi le motivazioni dell’evento: Perché organizzare un evento del genere? Sul numero de “il Ronzì0” n. 3 anno II a pagina 3 leggi articolo sull’evento.





28 febbraio 2004 La strage di Ustica: per non dimenticare …
(…) Di questi episodi è piena la terribile storia di Ustica e io mi domando se ognuno si debba limitare a difendere la sua personale verità; o se, invece, non dobbiamo tutti insieme chiedere conto delle nefandezza compiute e accertate (e di quelle giudicate dal Tribunale di Roma), contribuendo a individuare le responsabilità di chi, per vent’anni, ha lavorato al fine di occultare la verità. Lo dobbiamo a quegli 81 morti. (Daria Bonfietti)




4 novembre 2003 – Manifesto apparso per le vie del paese nel ricordo dei caduti in guerra.
25 aprile 2002 – 57 anni di libertà. Manifesto apparso per le vie del paese nell’anniversario della Liberazione.
