All’interno de “il Ronzìo” tiene il battesimo la sezione astrofotografia dedicata alle fotografie di oggetti astrali, da quelli del Sistema Solare a quelli del cosiddetto profondo cielo. In occasione di eventi astronomici saranno realizzati vademecum per l’osservazione, anche ad occhio nudo, per tutti coloro che da sempre sono attratti dal mistero delle notti stellate.
di Francesco Romeo
* “Notte stellata”, Vincent Van Gogh.
Professore associato in Fisica della materia presso l’Università degli Studi di Salerno. E’ appassionato di astronomia e pittura.
OSSERVARE IL CIELO CON LO SMART TELESCOPE
Le immagini sono tutte ottenute con smart telescope Seestar s50, un rifrattore da 50 mm di diametro su montatura altazimutale computerizzata. Lo strumento include un filtro nebulare che riduce l’effetto dell’inquinamento luminoso e risulta utile nella fotografia delle nubulose ad emissione. La magnitudine limite raggiungibile dallo strumento è di circa 16.2.
Per ogni immagine il tempo di integrazione in minuti è riportato in basso. La tecnica di ripresa, completamente automatica, consiste nell’effettuare riprese multiple di 10” ciascuna. Le immagini digitali così ottenute sono sommate automaticamente per ottenere l’immagine finale. Tale procedura, nota come stacking, consente di collezionare i fotoni provenienti dalla sorgente e di ridurre progressivamente il rumore che degrada i singoli fotogrammi.
La zona di ripresa è Sapri centro (40°N, 15°E), una zona con moderato inquinamento luminoso.
M33 – Galassia del Triangolo: È una galassia a spirale situata nella costellazione del Triangolo, a circa 3 milioni di anni luce dalla Terra. Con un diametro di circa 60.000 anni luce, è la terza galassia più grande del Gruppo Locale, dopo la Via Lattea e la Galassia di Andromeda. È caratterizzata da numerosi ammassi stellari e regioni di formazione stellare attive.
M45 – Ammasso delle Pleiadi: Un giovane ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro, famoso per le sue brillanti stelle blu avvolte in una nebulosità riflettente. Le Pleiadi si trovano a circa 440 anni luce da noi e sono facilmente visibili ad occhio nudo. Comprende stelle come Alcyone, Maia e Merope, e offre un eccellente spettacolo per gli osservatori invernali.
M15 – Ammasso Globulare in Pegaso: Si trova a circa 33.600 anni luce dalla Terra, nella costellazione di Pegaso. È uno degli ammassi globulari più antichi conosciuti, con un’età stimata di circa 13 miliardi di anni. Denso e ricco di stelle, M15 contiene anche una concentrazione di oggetti stellari come stelle variabili e pulsar.
IC 1318B – Nebulosa della Farfalla: È una nebulosa a emissione situata nella costellazione del Cigno, parte della vasta regione di emissione intorno alla stella Sadr (Gamma Cygni). IC 1318 è spesso divisa in sottoregioni, e IC 1318B è la parte centrale che, con le altre, forma l’aspetto caratteristico della “farfalla”. Ricca di idrogeno ionizzato che le conferisce il caratteristico colore rossastro, questa nebulosa è una regione di intensa formazione stellare.
IC 5146 – Nebulosa del Bozzolo: Situata nella costellazione del Cigno, questa nebulosa a riflessione e a emissione è famosa per il suo aspetto simile a un bozzolo di seta. Si trova a circa 3.300 anni luce di distanza e ospita un giovane ammasso aperto di stelle che illuminano il gas e la polvere circostante. IC 5146 è associata a una lunga scia oscura di polveri (nota come Barnard 168), che rende la regione affascinante per le osservazioni in ambito ottico e infrarosso.
M2 – Ammasso Globulare in Acquario: Situato a circa 37.500 anni luce dalla Terra nella costellazione dell’Acquario, M2 è uno degli ammassi globulari più ricchi e compatti visibili nel cielo. Con un’età stimata di circa 13 miliardi di anni, ospita circa 150.000 stelle, molte delle quali sono stelle giganti rosse e variabili, e presenta una densità molto elevata al centro. M2 è noto per la sua struttura ben definita e la sua ampia distribuzione di stelle su una vasta area, rendendolo un oggetto affascinante per le osservazioni telescopiche.
NGC 6946 – Galassia Fuochi d’artificio: Questa galassia a spirale si trova sul confine tra le costellazioni di Cefeo e del Cigno, a una distanza di circa 22 milioni di anni luce. NGC 6946 è soprannominata “Galassia Fuochi d’Artificio” a causa del suo elevato tasso di supernovae osservate: ben 10 esplosioni registrate nel corso del XX e XXI secolo. È una galassia ricca di regioni di formazione stellare e di nebulose a emissione, che le conferiscono una struttura luminosa e dettagliata. La sua posizione vicina al piano galattico rende le osservazioni difficili, ma il suo aspetto spettacolare ne fa un oggetto popolare per astrofotografi e appassionati.
La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) è stata scoperta nel gennaio 2023 e ha raggiunto il suo perielio il 27 settembre 2024. Dopo essersi avvicinata alla Terra il 12 ottobre a circa 70 milioni di chilometri, la cometa ha mostrato una luminosità notevole, con una chioma brillante e una coda ben sviluppata. Ora in fase di allontanamento, sta diminuendo in luminosità, ma rimane un affascinante oggetto d’osservazione per gli appassionati. La cometa, al momento della ripresa, presentava magnitudine apparente di 7.47, quindi invisibile ad occhio nudo.
Questa ultima immagine mostra NGC 281W, una parte della famosa Nebulosa di Pac-Man, situata a circa 9.200 anni luce dalla Terra nella costellazione di Cassiopea. NGC 281W è caratterizzata da intricate strutture di polvere e gas, illuminate dalla radiazione di giovani e calde stelle vicine. I complessi nodi scuri e le colonne di polvere sono segni di intensa attività di formazione stellare, dove nuove stelle prendono forma all’interno di queste dense nubi molecolari. I contrasti tra le aree luminose e le ombre creano un suggestivo panorama cosmico, che rende NGC 281W un soggetto spettacolare per osservazioni e fotografie astronomiche.
La Nebulosa Elica, catalogata come NGC 7293, è una nebulosa planetaria situata nella costellazione dell’Acquario, a circa 650 anni luce dalla Terra. È una delle nebulose planetarie più vicine e meglio studiate, con una magnitudine apparente di +7.6 e dimensioni apparenti di circa 16 arcmin. Questo oggetto celeste rappresenta il risultato del collasso di una stella simile al Sole in una nana bianca. La sua struttura, simile a un “occhio”, è formata dai gas espulsi dalla stella centrale in fase terminale. La regione verde-azzurra centrale è ionizzata dalla radiazione ultravioletta della nana bianca, mentre i bordi rossastri sono dovuti alla fluorescenza dell’idrogeno e del neon.